La stagione delle tempeste [Rivia 8] by Andrzej Sapkowski

La stagione delle tempeste [Rivia 8] by Andrzej Sapkowski

autore:Andrzej Sapkowski [Sapkowski, Andrzej]
La lingua: ita
Format: epub
Amazon: B01M61WNP9
editore: Editrice Nord
pubblicato: 2016-10-26T22:00:00+00:00


Giunsero a un incrocio. La strada diretta a ovest, che costeggiava un burrone, era piena di solchi lasciati da ruote e zoccoli; di là, evidentemente, erano passati i carri dei carpentieri. E là si diresse anche la compagnia. Geralt, legato a una corda fissata all’arcione della sella, camminava dietro il cavallo di Trottola.

Il cavallo di Shevlov, che procedeva in testa, nitrì e s’impennò.

Sul pendio del burrone qualcosa balenò all’improvviso, s’incendiò e assunse la forma di una sfera lattea opalescente. La sfera svanì, e al suo posto comparve uno strano gruppo. Alcune figure abbracciate, intrecciate l’una all’altra.

«Ma che diavolo!» imprecò Attizzatoio, e si avvicinò a Shevlov, che stava calmando il suo cavallo. «Che cos’è?»

Il gruppo si divise in quattro figure. Un uomo magro dai capelli lunghi, leggermente effeminato. Due giganti dalle lunghe braccia e dalle gambe ricurve. E un nano gobbo con una grande arbalesta formata da due ampi archi d’acciaio.

«Buueh-hhhrrr-eeeehhh-bueeeeh! Bueeh-heeh!»

«Alle armi!» urlò Shevlov. «Alle armi, gente!»

Una corda dell’arbalesta scattò, seguita subito dalla seconda. Shevlov, colpito alla testa, morì sul colpo. Attizzatoio, prima di cadere di sella, si guardò per un istante il ventre trapassato dal dardo.

«Dagli!» La compagnia estrasse le spade come un sol uomo. «Dagli!»

Geralt non intendeva aspettare con le mani in mano che lo scontro finisse. Formato con le dita il Segno Igni, bruciò la corda che gli bloccava i polsi. Afferrò Trottola per la cintura, la scaraventò a terra e balzò sul cavallo.

Ci fu un lampo abbagliante, i cavalli si misero a nitrire, a recalcitrare e a fendere l’aria con gli zoccoli delle zampe anteriori. Alcuni uomini caddero e urlarono, calpestati dalle loro stesse cavalcature. Anche la giumenta learda di Trottola si spaventò, lo strigo non fece in tempo a controllarla. Trottola si alzò di scatto, saltò, si aggrappò alle briglie e alle redini. Lo strigo la respinse con un pugno e partì al galoppo.

Piegato sul collo della giumenta, non vide Degerlund spaventare i cavalli e accecare i cavalieri con altri lampi magici, né Bueh e Bang piombare sui cavalieri urlando, l’uno armato di scure, l’altro di una larga scimitarra. Non vide gli schizzi di sangue, non sentì le grida delle vittime.

Non vide morire Escayrac, e subito dopo Sperry, sventrati come pesci da Bang. Non vide Bueh abbattere Floquet insieme col cavallo e poi tirarlo fuori da sotto la bestia. Ma sentì ancora a lungo il grido spezzato di Floquet, un grido da gallo scannato.

Continuò a sentirlo finché non lasciò la strada e s’inoltrò nel bosco.



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